Uscita alle Sorgenti del Torrente Maè

Uscita alle Sorgenti del Torrente Maè
Uscita alle Sorgenti del Torrente Maè

Dolomiti.Blog ad Aprile vi porta a Pecol, in Val di Zoldo (fino a pochi anni fa si sarebbe detto Zoldo Alto), per una facile Uscita che ci porterà alle Sorgenti del Torrente Maè. Pronti?

Chiesa di San Carlo Borromeo e Monte Pelmo a Pecol
  • Data dell’Escursione: 08.08.2021
  • Partenza: Pècol Vecchio, Val di Zoldo (BL) (1410m slm)
  • Arrivo: Sorgenti del Torrente Maè (1588m slm)
  • Durata del percorso ad anello: 1h30m + 15m (per andare a vedere le Sorgenti)
  • Difficoltà: Facile, percorribile anche da famiglie con bambini (no passeggini)
  • Mezza Stella nel Punteggio: la Deviazione per le Sorgenti è più impegnativa del resto del Percorso, in più vanno superati 3 guadi nel Tracciato;
  • Consigli utili: utilizzare calzature adatte, soprattutto impermeabili;
  • Note: attenzione ai guadi
Punto di partenza / parcheggio, su Google Maps:

Si parte da Pecol, in particolare da Pecol Vecchio. Il consiglio è di parcheggiare presso la Stazione di Partenza della Cabinovia per Pian del Crep, come abbiamo fatto noi, altrimenti bisogna lasciarsi alle spalle la Chiesa del paese e attraversare il Torrente Maè, per lasciare l’auto a lato strada poco più avanti.

Ponte di Partenza

Alla fine della strada asfaltata, ad appena un paio di minuti da Pecol, inizia il Sentiero sterrato.

Inizio Sentiero

Ci troviamo subito ad abbandonare quella che è la parte finale di una pista da sci ed entriamo nel bosco.

Si lascia la Pista da Sci

Ed ecco che arriviamo in 5 minuti all’inizio vero e proprio del nostro giro ad anello: prendiamo il Sentiero verso destra, torneremo da quello che arriva da sinistra.

Primo Bivio

La giornata che abbiamo scelto (ndr. 8 Agosto 2021) non è delle migliori: non piove ma le nubi coprono le vette dei monti, peccato. Il Sentiero rimane tuttavia piacevole e abbastanza ben frequentato, anche oggi siamo in compagnia e la giornata si preannuncia pertanto soddisfacente.

Sempre dritti

Dopo altri 5 minuti si presenta davanti a noi un possibile Bivio, verso le “Palanche” (presso cui eventualmente fermarsi per un picnic), ma noi proseguiamo per la via principale.

Secondo Bivio

L’ascesa fino ad ora è davvero piacevole e dolce, adatta anche ai bimbi, con un tracciato ampio ed il Maè, di cui oggi vogliamo scoprire i segreti, al nostro fianco.

Le nuvole coprono le Montagne

Dopo 30 minuti di cammino, si presenta il Bivio per le Sorgenti: da questo momento in poi inizia una parte breve ma impegnativa della giornata, quella che richiede più attenzione.

Terzo Bivio

Perché? Beh, intanto perché ci sono due piccoli guadi da attraversare (ricordate che anche prima abbiamo ricordato le pedule impermeabili?)…

…e poi perché il Sentiero dapprima si restringe e poi sale ripido.

Non voglio terrorizzare, non c’è niente di impossibile, l’importante è partire consapevoli da Pecol. E comunque stiamo parlando di una deviazione di 15 minuti (mezz’ora tra andata e ritorno). Ci accorgiamo di essere arrivati perché ci viene segnalato da una bella e nuova panchina in legno, che riporta l’iscrizione: “Quà nas al maè”.

Arrivati alle Sorgenti del Maè

Il Sentiero termina proprio nel punto in cui dalla roccia sgorga in superficie il Torrente: bello!

Sorgenti del Torrente Maè

Ritorniamo indietro e ci immettiamo nuovamente nel percorso principale.

Ritorno al Percorso Principale

Anche senza la deviazione ci troveremmo comunque a dover affrontare l’acqua: altri due guadi ci aspettano! Consiglio è venire fin qui d’estate e quando il meteo è più clemente, in modo che gli attraversamenti risultino più agevoli (meno acqua, meno rischi).

Ultimo Guado

Dopo un’ora e un quarto dalla nostra partenza siamo arrivati al nostro secondo Traguardo: la Baita Civetta al Casot. Quale migliore occasione per fermarsi a pranzo?

Eccoci alla Baita Civetta

Proprio qui il Percorso ad Anello segna la fine del Sentiero di Andata e l’inizio di quello di Ritorno.

Baita Civetta al Casot

A pancia piena ci rimettiamo in cammino. La Sezione che ci accingiamo ad affrontare ora è più breve e priva di rischi, con carreggiata ampia e con la presenza di panchine di nuova realizzazione che ci danno indicazioni sulla “Toponomastica del Bosco” (vd. “Pian Grant”).

Pian Grant

Troviamo in un paio di occasioni delle possibili deviazioni, ma basta seguire il Percorso Principale per non perdersi.

In appena un quarto d’ora dalla Baita siamo già arrivati alla fine dell’Anello iniziato stamattina. Rientriamo verso Pecol.

Chiusura dell’Anello

Per fortuna nel primo pomeriggio le nubi hanno iniziato a diradarsi: possiamo finalmente ammirare il Monte Pelmo in tutto il suo Splendore!

Pecol e Pelmo

In mezz’ora siamo già tornati alla macchina, ora riposo, un Gelato (tipico della Val Zoldana) e si rientra a casa. Alla prossima! MV

P.S. Come di consueto segue la Mappa, Andata in ROSSO, Deviazione in VIOLA, Ritorno in GIALLO:

Mappa del Percorso (OpenStreetMap)